Il disegno della visione, l’analisi della realtà attuale e la gestione della tensione strutturale sono i mezzi attraverso cui l’azienda può creare il futuro che maggiormente desidera.
Nell’economia che cambia un nuovo paradigma della creazione, dell’apprendimento continuo e dell’invenzione prende il posto di quello della standardizzazione e dell’efficienza.
Questo libro riconduce la parola creatività, usata nella letteratura manageriale come sinonimo di fantasia e originalità, alla sua origine etimologica di portare ad esistere ciò che ancora non c’è: logica del pensiero e metodo dell’azione sono i tratti distintivi di questo nuovo approccio.
La creatività viene esplorata su due versanti: quello dell’ideazione strategica, attraverso il pensiero, e quello della realizzazione, attraverso la mobilitazione delle energie organizzative.
L’ideazione strategica viene approfondita a partire dal linguaggio della creatività: questo è nel contempo sviluppo di pensiero e comunicazione tra gli individui. Si mostra in che modo il pensiero creativo ricerchi e attivi tra i concetti nuovi legami portatori di nuovi significati: da questo processo nasce la strategia innovativa che conduce l’azienda sui sentieri del vantaggio competitivo.
Le organizzazioni, invece di essere creative, spesso perseguono l’omologazione con i concorrenti, oppure oscillano tra l’attrazione verso il nuovo e il ritorno a vecchi modelli consolidati. Il disegno della visione, l’analisi della realtà attuale e la gestione della tensione strutturale sono i mezzi attraverso cui l’azienda può creare il futuro che maggiormente desidera.
“Il percorso strategico creativo”, Francoangeli, 2000
Co-autori Antonino Borgese , Luisella Traversi Guerra , Pier Mario Vello