Video e immagini Simone Casetta, colonna sonora Arnoldo Mosca Mondadori.
Dal Convegno: promuovere l’istruzione Scientifica? … e quella Umanistica?
A. Pavin 2014
… ora desidero ricordare l’opera di un autore moderno che ci ha lasciato prematuramente e che era a un tempo filosofo e scienziato: Pier Mario Vello
Il suo pensiero è condensato nel suo ultimo libro: “La Società generosa” (2014)
Nell’argomentare con lui su argomenti di lavoro Pier Mario sosteneva che se una nazione vuole promuovere una democrazia veramente umana, sensibile verso l’altro,
intesa a garantire a ognuno le giuste opportunità di vita, di libertà e di ricerca della felicità, dovrebbe saper sviluppare nei cittadini alcune capacità essenziali:
- La capacità di ragionare su problemi politici, di riflettere, discutere e giungere a conclusioni sena deleghe alla tradizione o all’autorità
- La capacità di riconoscere nei concittadini delle persone con pari diritti per quanto diversi siano per razza, religione, genere e considerarli con rispetto, in quanto nell’ambito delle relazioni umane essi sono dei fini e non degli strumenti da manipolare per il proprio tornaconto
- La capacità di raffigurarsi le molteplicità dei problemi della vita umana
- La capacità di giudicare gli uomini politici criticamente e in base a precise informazioni e non in base a tornaconti personali
- La capacità di pensare al bene della nazione come parte di un ordine mondiale complesso le cui problematiche richiedono una discussione transnazionale per la loro soluzione.
Dunque anche Pier Mario Vello, amico e mentore, sosteneva la grande importanza dell’istruzione, perchè essa ha per destinatario il popolo nella sua interezza.
Adriana Pavin
Contributo alla memoria di Pier Mario – Scambio epistolare con il Poeta Prof. Luciano Cecchinel
Per Mario – Elogio funebre della Professoressa Clelia Martignoni
Mario, 2 luglio 2014 – Elogio funebre di Clelia Martignoni
Manifesto per una nuova filantropia
Pubblicato in Ticino Welcome – dicembre 2019
Emozioni, apprendimento e dinamiche organizzative
Il lavoro del dottor Stefano Novaresi, collega e stretto amico di Pier Mario, sull’apprendimento aziendale e sul ruolo delle emozioni all’interno dell’azienda.
E’ possibile leggere l’articolo completo cliccando il link
English version at following link
Premio Miglioriamo Milano – marzo 2018
L’elaborato multimediale di Giovanni Marrucci, Giacomo Detomaso, Simone Disegni, Andrea Fioravanti, e Lorenzo Nicolao, della scuola di giornalismo «Walter Tobagi».
Il 2 marzo 2018 la consegna del premio in memoria di Piermario Vello
Ricordo del Dr. Montefiori di Assifero
E possibile leggere l’articolo al link
Ricordo a quattro anni – Fondazione Cariplo
http://www.fondazionecariplo.it/it/news/istituzionali/quattro-anni-Vello.html
Giugno 1998 – PAUL HARRIS FELLOW
Gli viene attribuito il titolo di PAUL HARRIS FELLOW in segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto nel promuovere una miglior comprensione reciproca e amichevoli relazioni tra i popoli di tutto il mondo
Settembre 2011 – R.A.L.F.I. Premio internazionale di Letteratura
Diploma di elogio
R.A.L.F.I. Premio internazionale di Letteratura – Licata
Componimento poetico “L’insincero”
Ottobre 2011 – Premio letterario internazionale di Poesia e Narrativa
Consolato Generale dell’Ecuador
Premio letterario internazionale di Poesia e Narrativa
Libro “Utopia di una margherita”
Novembre 2014 – IL SOLE 24 ORE
Istituzione del “Premio Pier Mario Vello alla Comunicazione Sociale “
Maggio 2015 – EXPO Milano
Targa e Auditorium di Cascina Triulza dedicati alla memoria di Pier Mario Vello
Maggio 2015 – Letteralmente
Istituzione del “Premio Pier Mario Vello alla Cultura Civile”
Festival Letteralmente a cura di Moreno Gentili
Maggio 2015 – Compass Prize
Compass Prize assegnato da European Foundation Centre a Pier Mario Vello durante la 26esima Annual General Assembly.
Torneo di calcio Pier Mario Vello presso il carcere San Vittore di Milano
Intervento di Adriana Pavin, Fondazione Cariplo, Maggio 2016
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Pier Mario Vello aveva fatto della scrittura poetica un alimento per la sua mente.
Era una persona semplice, con quella semplicità tipica delle persone illuminate.
Anche se motivi per vantarsi ne aveva moltissimi.
Era molto colto. Una persona sensibile e colta, che faceva dell’empatia la sua guida per conoscere e vivere nel mondo in modo responsabile.
“MIGRANTI” è un argomento di grande attualità, che Pier Mario Vello ha anticipato in versi ricordando che…
“…la migrazione è anche la grande metafora dell’andare pericolosamente incontro al mondo nella vita,
nel realizzare il rischio dell’esserci
inoltrandosi oltre i confini protettivi,
in un approccio che è sempre,
inizialmente, ma comunque a lungo,
con l’ignoto”.
Avere l’animo di un poeta è un grande dono. Un dono i cui sentimenti si trasmettono, a volte inconsciamente, a tutti coloro con cui si viene in contatto.
E per comprendere cosa trasmette ai propri figli un padre poeta, ecco come lo ricorda la figlia Sara:
“Mio padre è stato in grado di far capire quanto l’umiltà sia la vera base per la conoscenza e l’unico approccio possibile per avvicinarsi alla vastità del sapere e per comprendere il segreto della felicità.
Nella sua poesia, Dio si ritrova negli occhi buoni di un bue. Il tenersi saldi ad un sorriso sarà la strada che ci salverà in un mondo ottuso e obnubilato dal potere.
Papà mi ha insegnato l’onestà, l’umiltà e la gioia per la vita, che sta nelle cose più semplici. E soprattutto mi ha insegnato ad essere felice”.
Lettera a Pier Mario
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Lettera a Pier Mario, scritta in una camera d’albergo a Oslo
Lettera a Nadia e Sara
From Brussels to Nadia
Lettera a Nadia
Con Mario si parlava ininterrottamente di poesia (con riferimenti anche alle complesse situazioni della nostra epoca, ma sempre tramite la mediazione di una sensibilità più alta e profonda). Si capiva che chi parlava era il poeta e che gli strumenti con cui interpretava il mondo erano un dono raro concesso a pochissimi e da quei pochissimi, cosa che lui faceva con grande generosità, messo a disposizione degli altri perché a loro volta potessero capire.
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Testimonianze
Conobbi Mario quando giunsi al Pininfarina nell’anno 1970/71. Iniziò tra noi un’amicizia profonda e duratura basata su “affinità elettive”, anche se avvertivo che tra me e lui c’era un abisso per quanto concerneva la levatura intellettuale e spirituale. Era di animo mite e era sempre sorridente. E’ stato un “Grande”!
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Premio Pier Mario Vello alla Cultura Civile.
Il premio Pier Mario Vello, istituito da Moreno Gentili nell’ambito di Letteralmente Festival, è un riconoscimento a chi ha diffuso la cultura della parola scritta.
“Il Premio Piermario Vello è la chiusura naturale di un cerchio in ricordo di un uomo manager e poeta che ha saputo unire due mondi lontani con il pragmatismo di un uomo azienda e la visione di un artista – dice Giuseppe Guzzetti, Presidente della Fondazione Cariplo.– Piermario ha portato in Fondazione Cariplo grande innovazione, a lui saremo sempre grati per il cambiamento e la crescita che ha saputo realizzare. Con le sue opere gettava ponti, con i suoi principi insegnava. “La società generosa” si può considerare forse il tuo testamento spirituale, maturato con l’esperienza vissuta a capo della nostra organizzazione filantropica; all’interno di un quadro sociologico-filosofico e storico traccia un percorso ideale per l’uomo e le comunità in cui esso vive ed opera, che per essere realizzato ha bisogno di UN NUOVO UMANESIMO. Passando per i 10 postulati della nuova filantropia (tra cui: Il diritto universale di ogni uomo alla felicità, con il miglioramento delle condizioni di vita per tutti; l’unità di visione di soggetti che uniscono competenze e risorse finanziarie per il miglioramento civile; la generosità umana come azione strategica e organizzata; gli approcci necessariamente interdisciplinari per risolvere problematiche complesse), l’opera traccia una sintesi ideale, intima di quel che era Piermario Vello come persona, come professionista e come…sognatore”.
Milano, Corriere della Sera 17 marzo 2017
Ricordo di un collega UNES
Grazie a PIER MARIO e a voi che avete rievocato questi lampi di LUCE, accesi insieme e portati a tutte le persone di UNES, fino a fare di UNES “il Great Place to Work” accanto a FERRARI.
LA FORZA RIVOLUZIONARIA DEL CAMBIAMENTO E LA CONDIVISIONE DELLA VISIONE E DEGLI INDIRIZZI STRATEGICI VIVE SEMPRE IN NOI, COME UN’ ESPERIENZA DI VITA CHE SI RINNOVA.
GRAZIE PIER MARIO.
M.G.
Intervista della Dr.ssa Elisa Bortoluzzi Dubach
“Mecenatismo e filantropia stanno acquisendo un peso sempre più rilevante all’interno della società contemporanea. In un momento storico in cui c’è da sopperire alla cronica mancanza di risorse da parte del settore pubblico, l’intervento dei mecenati, soprattutto in ambito locale e verso le comunità di riferimento, può davvero fare la differenza. Questo è particolarmente evidente per l’arte e la cultura; nell’ultimo periodo diversi centri di ricerca sono sorti proprio grazie alle idee e alle risorse messe in campo da grandi donatori.
Ne abbiamo parlato con Elisa Bortoluzzi Dubach, esperta di relazioni pubbliche e sponsoring in ambito internazionale, e del mondo delle fondazioni. Docente universitaria e autrice di numerose pubblicazioni, ha fatto dello studio di questo fenomeno un suo campo di ricerca privilegiato.
Che cosa muove il mecenatismo e la filantropia?
«La nozione di “dono” è centrale nel mecenatismo e nella filantropia. L’idea di “dono” rappresenta una sfida costante a un modello di comunità sociale nel quale i singoli stanno in reciproca relazione basandosi sull’utilità. A questa concezione, la filantropia e il mecenatismo oppongono l’idea di “società generosa”, teorizzata da Pier Mario Vello, già Segretario generale della Fondazione Cariplo. Vello ha scritto: “La generosità estende la sua area d’azione a tutto il tessuto sociale e si pone come forza gravitazionale e innesco dei fenomeni di riconoscimento e di riconoscenza, indispensabili affinché la società possa avere luogo”. La sua idea era che la generosità fosse il collante della società, la condizione necessaria perché una comunità potesse esistere come tale in modo civile. In altre parole, attribuiva all’etica un ruolo pari a quello del mercato e dello stato, riconoscendo all’etica la capacità di produrre innovazione e sperimentazione sociale e culturale.»
A Lugano si terrà il simposio “Sinfonia d’Intenti: passioni, visioni e progetti di mecenatismo musicale”
Un confronto sul ruolo della gratuità.
Ne parla Elisa Bortoluzzi Dubach